Ci ho messo un sacco lo so, ma non è facile decidere da dove iniziare.
Ho finito di leggere "Coltivare le connessioni" qualche giorno fa, non tutto insieme ma qualche pagina per volta.
Gli spunti sono tanti, le riflessioni lo stesso.
Negare che la tecnologia ha cambiato la nostra vita non è umano, ma a modificare le nostre abitudini, in particolare il nostro modo di stare nel mondo, è stato l'avvento di internet.
Il colonizzare gli spazi è da sempre stata una caratteristica dell'uomo ("sin dagli albori della nostra specie, l' Uomo è stato benedetto dalla curiosità").
L'uomo si è insediato là dove si pensava non fosse possibile, in una sfida continua a superare i limiti.
Il nuovo spazio è diverso, quello che internet offre è rivoluzionario.
E' possibile "abitare" dove non c'è spazio.
Stando "on-line" viviamo nell'immateriale, nel Cyberspazio.
Come è possibile questo? Non lo so e non è il punto.
Basta sapere che possiamo.
E' questa una novità importante: per usare la tecnica non è necessario essere tecnici.
Non conosco tutte le opzioni e funzionalità del web ma ci sono.
Non so usare tutto, ma non è difficile imparare.
Come il mondo anche il web è sottoposto all'evoluzione, è ancora presto per dire come andrà, ma è certamente chiaro che presenta due carte importanti per l'adattabilità: semplicità e libertà.
Per imparare a conoscere internet non è necessario conoscere la teoria delle sue funzioni, serve spirito di avventura. E' come buttarsi in qualcosa di ignoto: va visto per conoscerlo.
E' l'esperienza che porta la capacità, quell'essere "smanettoni" di cui si parlava alla prima lezione.
Una delle metafore che meglio si adatta a questo discorso è quella della passeggiata nel bosco. Quell'ansia di non sapere nel momento in cui inizi il viaggio sul web è simile a stare nel bosco. Conoscere tutto sarà impossibile, ma questo non preclude alla bontà del viaggio, nè alla soddisfazione della scoperta. Sapere precisamente cosa fare, avere tutti lo stesso tipo di conoscenza chiude alla libertà. I modi di conoscere sono infiniti e non predeterminati. Passeggiando decidiamo quale sentiero scegliere. Nel bosco, nella vita e anche nel Cyberspazio.
Tutto nasce dal caso e dalle inclinazioni personali.
Anche il termine Cyberspazio, ad esempio, nacque senza una direzione vera e propria. A coniarlo fu William Gibson e così commenta:
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